In sintesi
- 🎬 Il Commissario Montalbano
- 📺 Rai 1 HD, ore 21:25
- 🕵️♂️ La serie segue le indagini del commissario Salvo Montalbano, tra giallo classico, psicologia contemporanea e profondi temi umani, ambientata nella suggestiva Sicilia e arricchita da un cast iconico e atmosfere uniche.
Il Commissario Montalbano, Luca Zingaretti, Andrea Camilleri, Rai 1: stasera la TV italiana onora la serialità d’autore con un nuovo appuntamento imperdibile. La ricetta vincente di una fiction entrata nelle case (e nel cuore) di milioni di spettatori torna protagonista oggi, 9 settembre 2025, alle 21:25 con l’episodio “Il sorriso di Angelica”, in onda su Rai 1 HD nel ciclo celebrativo “Camilleri incontra Montalbano” per i cento anni dalla nascita del grande scrittore siciliano.
Il Commissario Montalbano, Andrea Camilleri, Rai 1: perché Montalbano è ancora oggi un fenomeno
A distanza di oltre vent’anni dalla prima messa in onda, Il Commissario Montalbano continua a raccogliere ascolti record e affetto intergenerazionale, issandosi stabilmente tra i prodotti di punta della Rai e della TV italiana. Il caso “Il sorriso di Angelica” racchiude tutto ciò che rende la serie unica: ambientazioni mozzafiato, odore di mare, dialetti coloriti e l’inconfondibile mix di crime, cultura popolare e profondità psicologica. Questa sera, il pubblico ritrova Salvo Montalbano nel pieno della maturità, schiacciato tra una serie di furti da risolvere e la tentazione incarnata da una donna magnetica quanto ambigua. Ne nasce un giallo che, più che sulle indagini, puntella domande sull’etica, sul limite e sulla debolezza, trasformando una fiction in uno specchio della nostra umanità più vera.
Il fascino senza tempo di Montalbano si deve anche (e soprattutto) all’intramontabile Luca Zingaretti, capace di infilare battute in dialetto e guizzi d’ironia con la stessa intensità di un anti-eroe metropolitano di scuola europea. Attorno a lui, il sodalizio ormai storico di Peppino Mazzotta (Fazio), Cesare Bocci (Mimì Augello), Angelo Russo (Catarella), Sonia Bergamasco (Livia) e la guest star Margareth Madè nel ruolo di Angelica. Insieme al regista-icona Alberto Sironi, scomparso nel 2019 e qui ancora presente in cabina di regia, il gruppo ha saputo costruire una squadra rarissima nel panorama televisivo odierno: una “famiglia” che per due decenni ha tenuto incollati spettatori di ogni età.
“Il sorriso di Angelica”: un intreccio tra giallo classico e psicologia contemporanea
“Il sorriso di Angelica” si apre con una serie di furti notturni ai danni di ricche famiglie di Vigata. Ma la vera sfida inizia quando una lettera anonima, inviata dal capo della banda, getta il guanto al commissario. Da questo spunto nasce un’indagine che sconfina presto nella dimensione privata: Angelica, assicuratrice bella quanto enigmatica e tra le vittime dei furti, mette in crisi Salvo Montalbano ben oltre il piano professionale. Succede raramente che un detective di ferro ceda alle più umane tentazioni, ma è proprio qui che la fiction di Camilleri innova: la suspense, anziché giocarsi solo sulla soluzione del caso, si costruisce sulle crepe interiori di Montalbano, messo alla prova nei sentimenti e nella fedeltà che lo lega a Livia.
Quali sono i motivi per vedere questo episodio, anche se conosci già la serie?
- Angelica (Margareth Madè) rappresenta una delle figure femminili più memorabili: femme fatale ma anche proiezione letteraria, incarnazione di una Sicilia che seduce sempre.
- Il tocco di Camilleri – qui adattato con cura maniacale dagli sceneggiatori – trascende il giallo per affacciarsi su temi esistenziali e universali: il desiderio, la lealtà, i limiti della ragione.
- Pura Sicilia: paesaggi autentici, cibo protagonista (impossibile non desiderare una cena “Da Enzo” guardando Montalbano!), capacità della serie di restituire l’Italia vera.
- Una regia senza tempo. Sironi confeziona con camera lenta il ritmo perfetto tra noir, ironia e poesia del quotidiano.
Un’eredità che va oltre la TV: Camilleri, Zingaretti e la Vigata letteraria
Montalbano è molto più di una fiction: è un fenomeno socioculturale che ha ridisegnato i confini tra letteratura di genere e prodotti per il grande pubblico. La “Vigata” di Camilleri è entrata nell’immaginario collettivo, portando con sé la lingua ibrida siculo-italiana, la comicità surreale di personaggi come Catarella, il pathos di storie che parlano al presente pur respirando mitologia. Nel centenario dello scrittore, questo ciclo di repliche – specialmente in HD e presto in 4K – rappresenta non solo un modo di ricordarlo, ma anche di ritrovare il piacere di una narrazione stratificata e mai banale.
L’impatto di Montalbano va celebrato: la serie viene studiata nelle università, incanta registi stranieri, traina il turismo nei luoghi del set e ha persino prodotto slang e tormentoni entrati nel linguaggio corrente. Zingaretti stesso ha spesso dichiarato di sentire questo personaggio come un fratello maggiore, una maschera teatrale attraverso cui parlare agli italiani di oggi con la lingua di una Sicilia senza tempo.
Stasera, dunque, non solo un omaggio a Camilleri, ma anche un invito a immergersi di nuovo in quelle atmosfere dense di profumi, colori, misteri e sorrisi amari. Perché, a Vigata, nulla è mai come sembra… e chi ha il coraggio di oltrepassare la soglia, da spettatore, non torna mai più lo stesso.
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