In sintesi
- 🎬 Ricomincio da Tre
- 📺 Rai 3 HD, ore 21:20
- 📝 Commedia cult italiana degli anni ’80 diretta e interpretata da Massimo Troisi, che racconta con ironia e poesia il viaggio di un giovane napoletano tra cambiamento, amicizia e radici, rivoluzionando la comicità partenopea e lasciando un’impronta indelebile nella cultura pop.
Massimo Troisi, Ricomincio da Tre, Rai 3, Lello Arena, commedia italiana, Napoli, film cult, anni ’80, Fiorenza Marchegiani – Questi sono i pilastri che reggono la serata televisiva di mercoledì 3 settembre 2025: alle 21:20 su Rai 3 HD va in onda “Ricomincio da Tre”, vera e propria icona del cinema italiano, film d’esordio di Massimo Troisi e autentica pietra miliare della commedia partenopea. Per chi cerca un viaggio nostalgico tra le radici della comicità italiana, intervallato da battute che sono diventate proverbiali, appuntamento imperdibile.
Ricomincio da Tre, Massimo Troisi e la rivoluzione della commedia italiana
“Ricomincio da Tre” – uscito nelle sale nel 1981 – non è soltanto il primo film scritto, diretto e interpretato dal genio napoletano Massimo Troisi, ma è anche una pellicola che ha riscritto i canoni della commedia italiana. La struggente ironia, la poetica dei sentimenti, la malinconia quasi buffa che innerva ogni dialogo: tutto qui è in stato di grazia, grazie a un linguaggio inedito e personale, così universale che ancora oggi lascia il segno. Quello che ci racconta Troisi attraverso Gaetano – giovane napoletano che decide di cambiare vita senza mai davvero rinunciare alle sue radici – è il confine sottile tra la paura del cambiamento e la voglia di riscatto. Una storia che appartiene a tutti.
Sullo sfondo troviamo, insieme a Troisi, un cast indimenticabile: Lello Arena (che qui trova la sua grande occasione cinematografica), Fiorenza Marchegiani (dolce compagna di scena, delicatissima come Marta) e il sempre brillante Marco Messeri (prete atipico che regala scene esilaranti). La chimica tra Troisi e Arena, cresciuta sui palchi de “La Smorfia”, si percepisce in ogni sketch improvvisato, spingendo lo spettatore a chiedersi dove finisca la finzione e inizi la vita vera.
Le ragioni di un culto: tra comicità filosofica e rivoluzione partenopea
Nel cuore della trama, c’è la trasformazione – dolceamara come un caffè troppo zuccherato – del protagonista che emigra da una provincia immobile per cercare sé stesso altrove, a Firenze, senza però dimenticare i “tre valori” fondamentali che rappresentano la sua bussola. In perfetto stile Troisi, il film non è una parabola consolatoria, ma un viaggio episodico fatto di dubbi esistenziali, amicizie indimenticabili e dialoghi apparentemente strampalati che, però, segnano il punto di svolta della comicità all’italiana.
- La colonna sonora firmata da Pino Daniele esalta le atmosfere tra malinconia e speranza.
- La sceneggiatura, spesso improvvisata, traduce la poetica della quotidianità con una naturalezza rarissima.
A livello di impatto culturale, Ricomincio da Tre è parte integrante della memoria collettiva: le scene, le battute (“Io ricomincio da tre!”) e i personaggi hanno generato citazioni, omaggi, persino meme e parodie nelle generazioni successive. Il film ha incassato una cifra-monstre per l’epoca (oltre sei milioni di spettatori), consacrando Troisi e Arena tra i comici più amati dal pubblico.
Curiosità, premi e il lascito di Ricomincio da Tre nella cultura pop
Non tutti sanno che gran parte dei dialoghi nasceva lì sul set, spesso dopo lunghe nottate di brainstorming tra Troisi e Arena. Il “manifesto generazionale” di un Sud in bilico tra sradicamento e nostalgia fu scritto a quattro mani insieme ad Anna Pavignano (compagna e musa di Troisi all’epoca) e – dettaglio da veri nerd cinefili – il lavoro del regista fu così rivoluzionario da guadagnarsi due David di Donatello al primo colpo: Miglior film e Miglior attore protagonista. Evento letteralmente storico per un esordio.
I personaggi del film vivono ancora oggi dentro la cultura pop: si pensi al parroco Frankie di Marco Messeri, vero outsider del clero, o ai corteggiamenti goffi e poetici del protagonista, capaci di toccare qualsiasi generazione. “Ricomincio da Tre” viene tuttora studiato nelle scuole di cinema, perché la sua struttura anti-classica (più vicina a uno spettacolo a episodi che al classico “eroe in viaggio”) ha anticipato molta della serialità odierna, dai racconti di formazione indie alle serie contemporanee incentrate sul disagio giovanile.
Curiosità da cineteca: la famosa scena delle “tre cose” fu scritta da Troisi la notte prima delle riprese! Le location tra San Giorgio a Cremano e Firenze mostrano una provincia italiana senza filtri o stereotipi, molto più autentica di tanti altri film dell’epoca.
Insomma, questa sera la tv offre un’occasione per riscoprire uno dei capolavori dell’umorismo poetico italiano. E non è una semplice operazione nostalgia: il messaggio di Troisi – che il vero cambiamento è un salto nel buio, e solo accettando le proprie incertezze ci si può evolvere – continua a parlare a giovani di ieri, oggi e domani. Una commedia che non invecchia mai, a riprova che certi “classici” sono sempre più giovani di chi li guarda.
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